Podcast Biodiverso - Ep. 4: Puntata Atomica
Podcast Biodiverso è il video podcast di 3Bee che racconta la biodiversità da una prospettiva inedita. Scopri il quarto episodio "Puntata Atomica. Energia nucleare tra disastri e soluzioni”, che esplora il tema dell’energia nucleare insieme all'ospite Luca Romano, detto l’Avvocato dell’Atomo.
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Podcast Biodiverso è il video podcast di 3Bee che racconta la biodiversità da una prospettiva inedita. Scopri il quarto episodio "Puntata Atomica. Energia nucleare tra disastri e soluzioni”, che esplora il tema dell’energia nucleare insieme all'ospite Luca Romano, detto l’Avvocato dell’Atomo.
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Dal disastro di Chernobyl a una riserva di biodiversità
Il
L’ospite del quarto episodio: l’Avvocato dell’Atomo
Luca Romano, classe 1988, nato e cresciuto a Torino, è laureato magistrale in fisica. Nel 2015, a seguito del raggiungimento dell’Accordo di Parigi sul clima, ha iniziato a interessarsi ai temi dell'ambiente e della
Curiosità biodiversa: cosa sono i mini-reattori SMR
Quando pensiamo ad una
Podcast Biodiverso: le puntate coming soon
Le
Che cos'è il Podcast Biodiverso di 3Bee?
Il "Podcast Biodiverso" di 3Bee si distingue nel panorama dei podcast sul clima per la sua capacità di intrecciare ironia, leggerezza e informazione in un formato unico e accessibile a tutti. La prima stagione è composta da 6 episodi, disponibili su Spotify e Youtube, e affronta tematiche di attualità di importanza fondamentale, come la crisi climatica e la biodiversità, in modo frizzante e originale. Ogni puntata presenta una prospettiva esclusiva sui grandi quesiti della sostenibilità: dal cambiamento climatico al sesso, dai sentimenti all’estinzione delle zanzare, fino ad arrivare all’energia nucleare. Non il solito podcast green, ma uno strumento di divulgazione, confronto e apprendimento, per raccontare la biodiversità in maniera inedita anche grazie al contributo di rinomati ospiti.
Chi è l'ospite della quarta puntata di Podcast Biodiverso?
L'ospite della quarta puntata del Podcast Biodiverso di 3Bee è Luca Romano, classe 1988, nato e cresciuto a Torino, laureato magistrale in fisica. Nel 2015, a seguito del raggiungimento dell’Accordo di Parigi sul clima, ha iniziato a interessarsi ai temi dell'ambiente e della transizione ecologica. Da qui, è cominciato un percorso che l’ha portato, nel 2020, ad aprire il suo progetto di divulgazione scientifica sul tema dell'energia nucleare, che prende il nome (provocatorio) di "l'Avvocato dell'Atomo". Oggi è il divulgatore scientifico più seguito in Italia - e il più grande difensore del nucleare nel nostro paese - e tra i più seguiti al mondo su questo tema. Inoltre, è autore del libro “L’avvocato dell’atomo. In difesa dell’energia nucleare”.
Che cosa è successo a Chernobyl?
Il 26 aprile del 1986 alle ore 1:23 di notte si verifica un incidente senza paragoni nella storia del nucleare: nella centrale di Vladimir Lenin fallisce, a causa di un errore umano, un test di sicurezza del reattore numero 4, classificato di settimo livello della scala di catastroficità Ines. L’incidente causò tra i 200mila e i 350 mila sfollati, 64 morti legati direttamente all'incidente e migliaia di casi di malati oncologici nei mesi e negli anni successivi. Tutti conosciamo questo episodio come il disastro di Chernobyl, ma non tutti sanno che l’area dell’incidente nucleare è sorprendentemente diventata una riserva di biodiversità. Ma questo non riguarda solo Chernobyl: nella puntata del podcast di 3Bee l’Avvocato dell’Atomo ci racconta di altri esempi di aree limitrofe alle centrali nucleari che sono diventate habitat favorevoli per diverse specie.
Che cosa sono i mini-reattori SMR?
Quando pensiamo ad una centrale nucleare, ci vengono subito in mente due immense ciminiere grigie. Ma avete mai sentito parlare dei mini reattori SMR? L’acronimo sta per Small Modular Reactors (mini-reattori nucleari modulari) e si tratta di piccoli reattori modulari a fissione, che, nonostante la modesta grandezza, consentono di soddisfare il bisogno energetico di una città di medie dimensioni. Il vantaggio degli SMR sta soprattutto nella loro dimensione, che permette di trasportarli facilmente e di localizzarli in diversi siti, ma anche nella velocità ed economicità di costruzione, come riportato dall’International Atomic Energy Agency. Gli SMR potrebbero sbloccare la classica dicotomia “pro o contro nucleare”, in quanto rimediano ad alcuni dei difetti del nucleare classico, quale il costo e la velocità di produzione.
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